venerdì 10 gennaio 2014

Rifiutiamoci di sprecare il cibo!


Un terzo dei generi alimentari finisce nella spazzatura: un comportamento che ci riguarda da vicino.








Il cibo sprecato nei paesi occidentali soltanto dai consumatori finali, si parla di circa 222 milioni di tonnellate l’anno, è quasi pari al totale di 230 tonnellate di cibo prodotto nell’Africa subsahariana. Il dato con cui si apre l’infografica della CNN per la FAO con cui illustriamo questo post è, già di suo, scioccante: se poi si passa al totale del cibo sprecato nell’intera filiera produttiva il dato fa ancora più impressione, dal momento che raggiunge 1,3 miliardi di tonnellate l’anno.
Praticamente, si stima che finisca nella spazzatura circa un terzo dei generi alimentari del mondo. In Italia, stando ai dati dell’osservatorio WasteWatcher, questo spreco costa alle famiglie 8,7 miliardi di euro all’anno, mentre in Svizzera i rifiuti alimentari globali ammontano a 289 chilogrammi annui a testa, un terzo dei dovuti a errate abitudini dei consumatori: circa 2 000 franchi l’anno vengono spesi per acquistare alimenti gettati poi in pattumiera.
Buttare il cibo significa buttare anche le risorse e il lavoro utilizzato per produrlo. Pensiamo, per esempio, al pane: per produrne un chilo vengono utilizzati mediamente 1.600 litri di acqua. Visto che mediamente una famiglia composta da 4 elementi butta circa 47 chili di pane, l’acqua sprecata equivale a quella contenuta in 470 vasche da bagno, cioè circa 75.000 litri.
Per affrontare questo argomento, e altri legati all’alimentazione Food Facts ha invitato a Lugano per il 21 marzo importanti esperti internazionali: nei prossimi giorni vi daremo i loro nominativi, ma nel frattempo vi diamo un piccolo consiglio per non sprecare il pane. Fateci sapere se avete provato queste polpette di pane e patate, trovate sul sito NONSPRECARE.

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