lunedì 30 dicembre 2013

Lenticchie non solo a Capodanno, Benessere tutto l' Anno.
















Non è soltanto la loro tipica forma di monetine ad aver dato fama di portafortuna a questo alimento, consumato tradizionalmente a capodanno ma che merita di essere rivalutato in ogni stagione.
Conosceva bene il loro valore anche Esaù, il figlio di Isacco che nell'Antico Testamento vende la primogenitura proprio per un piatto di questi legumi chiamati anche “la carne dei poveri”.
Le ragioni di questo soprannome sono evidenti analizzandone le proprietà nutritive: le lenticchie contengono non solo carboidrati (53%) ma anche proteine in grande quantità (25%) e buone dosi di ferro per contrastare l'anemia.
Le fibre che contengono le rendono un valido aiuto per il regolare funzionamento dell'intestino e per controllare il livello di colesterolo, altrettanto importante è il contenuto di soflavoni che offrono una buona azione depurativa.
Ma non è ancora tutto: la tiamina contenuta in questo alimento, ingiustamente definito povero, aiuta le funzioni di memorizzazione del cervello, mentre la vitamina PP che offrono in doti generose funziona da equilibratore del sistema nervoso con effetti antidepressivi e antipsicotici.
Regaliamoci quindi un buon piatto di lenticchie non solo a Capodanno, ma come buona abitudine alimentare. Magari utilizzando questa gustosa e profumatissima ricetta mediorientale proposta dal blog Labna, amore in cucina http://www.labna.it/mjadra-riso-con-le-lenticchie.html. E buon 2014 a tutti, ovviamente...

domenica 29 dicembre 2013

Natale è Bianco, Capodanno è rosso...e verde è il tè per il benessere.















Torniamo a parlare di disintossicazione... e di polifenoli, come abbiamo fatto nel post dedicato al vino rosso.
Questi preziosi alleati della nostra salute si trovano in misura più che abbondante nelle foglie del tè verde (addirittura quasi un terzo del peso delle foglie secche utilizzate: questo grazie al fatto che al contrario di quanto succede nel tè nero le foglie vengono solo essiccate e non fermentate) e combinati alle catechine, anch'esse presenti in questa bevanda.
Una di queste catechina, chiamata EGCG, è stata di recente oggetto di uno studio che ha dimostrato come la sua efficacia antiossidante sia notevolmente superiore di quella delle vitamine C ed E.
Questo altissimo contenuto di catechina fa del tè verde quasi un alimento funzionale, cioè uno di quegli alimenti che se consumati in modo costante aiutano l'organismo a rendere più efficiente il sistema immunitario, a contrastare l'invecchiamento cellulare, a rendere più efficace la digestione, a dare più efficienza a cervello e fegato... Tanti buoni motivi per aggiungere, ai tradizionali colori delle feste anche il verde del tè.




sabato 28 dicembre 2013

Non si Ingrassa fra Natale e Capodanno...















… ma fra Capodanno e Natale. Un saggio modo di dire che riguarda le corrette abitudini alimentari, ma che ha il difetto di guardare nel medio-lungo periodo. In questi giorni, però, la bilancia ci dice drammaticamente il contrario, confortata nel suo giudizio da gonne e pantaloni che, diciamo così, si stringono affettuosamente intorno al giro vita.
Un'altra cosa da tenere in considerazione nei tour de force gastronomici di queste feste è che il nostro organismo, da sempre programmato per gestire la scarsità, è poco abituato a gestire questi eccessi e che quindi viene sottoposto a fortissimi carichi di lavoro.
Per questo è consigliabile, già subito dopo il triduo Vigilia-Natale-Santo Stefano (e soprattutto se si prevede un sostanzioso cenone di fine anno) di astenersi dal riciclo degli avanzi di portate ipercaloriche consumate durante questi pranzi luculliani: la tecnologia ci ha regalato i freezer e i congelatori che li possono conservare senza costringerci al consumo immediato.
In questi giorni, visto che in tanti siamo a casa dal lavoro, meglio approfittare del tempo libero per fare delle buone camminate mattutine che aiutano a risvegliare il metabolismo, e prepararci pasti leggeri a base di frutta e verdura e berci tanti tè e tisane, un modo sano e “coccoloso” di bere quell'acqua di cui il nostro organismo ha bisogno per smaltire gli eccessi dei giorni scorsi.
Potreste, per esempio, assaggiare questa golosa e leggerissima insalata di pollo e sedano proposta dal blog Ginger and Tomato. Per il tè... ne parliamo un'altra volta! Intanto, mettiamoci in cammino verso un nuovo anno a tutto benessere. 


venerdì 27 dicembre 2013

Un Brindisi che fa Bene al Cuore: gli Effetti Benefici del Vino Rosso.















Il vino fa buon sangue, dicevano gli antichi, e buon sangue non mente. Quindi, il sillogismo dovrebbe concludersi con “In vino veritas”.
Scherzi a parte, una verità sul vino c'è, ed è stata appurata da uno studio condotto da Roberta Cazzola e Benvenuto Cestaro presso i laboratori del dipartimento “L.Sacco” dell'Università di Milano http://www.unimi.it/news/51740.htm .
Lo studio ha dimostrato che i polifenoli http://it.wikipedia.org/wiki/Polifenolo contenuti nel vino rosso aiutano a prevenire la degradazione degli acidi polinsaturi Omega3.
Questi acidi, ormai conosciuti da tutti coloro che si interessano di salute e alimentazione, hanno una notevole capacità antinfiammatoria e contribuiscono ad aiutare l'organismo nella difesa dalle malattie degenerative, soprattutto quelle cardiovascolari.
Ma come per ogni sostanza, anche per il vino ci sono, ovviamente delle controindicazioni: lo studio che abbiamo citato in apertura consiglia, infatti, di non eccedere le dosi di un bicchiere di vino rosso al giorno per le donne, e due per gli uomini.
E non facciamo i furbetti: le dosi non sono cumulabili per cui, se è vero che i tanti brindisi di questi giorni  ci hanno fatto  bene al cuore, sicuramente lo fanno per un sacco di altri motivi. 

Comunque... Cin cin!!!

venerdì 20 dicembre 2013

Menu di Joia

Definire chef Pietro Leemann, patron del ristorante Joia di Milano, è un po’ come definire Socrate uno scrittore. 

Gli alimenti  sono la sua attività quotidiana, certo, i piatti sono il prodotto finale che offre ai suoi clienti, ma dietro ognuna delle sue proposte c’è una filosofia che coniuga la ricerca nutrizionale, i principi naturalistici dell’ alternanza delle stagioni e la spiritualità.  

E se tutti questi concetti sono spiegati con estrema precisione nelle note che accompagnano il suo sito, niente come vederlo all'opera può  aiutare a capire quali sono le radici della gioia, anzi della Joia, espressa in ogni sua creazione.  
A noi è successo durante una serata di Milano Food Week, quando per caso siamo entrati nel palazzo dei giureconsulti, proprio di fronte al Duomo di Milano, dove stava tenendo il suo cooking show. 
Mentre cucinava, raccontava delle basi spirituali della sua cucina, che nascono dalla filosofia indiana di cui è studioso e seguace, e che vede al primo posto l'esigenza di un' alimentazione vegetariana, nel rispetto di tutti gli esseri vivent
Il secondo precetto è l'astensione da tutte quelle sostanze che alterano la percezione della realtà, come le
droghe, l'alcol e il caffè. Questo per consentire al corpo di avere una visione corretta del mondo che lo circonda e per tenere sotto controllo le passioni e non essere controllato da esse. 

Una filosofia, insomma, che tiene d'occhio tutti e tre gli aspetti che sono propri dell' essere umano: il corpo, la personalità e la spiritualità. Valori che secondo la filosofia di Leeman devono trovarsi anche in ogni corretto regime alimentare, e che non devono mai essere scollegati dal piacere di gustare qualcosa di buono. 

Il piacere, il divertimento, l'allegria sono infatti una delle caratteristiche principali dei coloratissimi e profumati piatti di questo vero genio della cucina: potete scoprirli tutti visitando il suo sito o, meglio ancora, il uo ristorante.  Per darvene un' idea, vogliamo chiudere questo post descrivendo uno dei suoi classici: "Il  raviolo a mano".

Si tratta di un disco di pasta sfoglia sottile su cui viene posata una coloratissima ratatouille di peperoni, melanza  con pinoli, uva sultanina e il profumo della santoreggia. Tutto questo viene tenuto, è proprio il caso di dirlo, da uno strato di sfoglia tagliato a forma di mano  che viene poi condito con una freschissima salsa di limone e latte di mandorle. 

Perché una cucina salutare può anche essere allegra, oltre che di grande classe. E anche questo è un FOOD FACT. 

Let's get Nuts


Tutti pazzi per le noci. E a ragion veduta: questi semi, infatti, contengono un prezioso cocktail di sostanze nutritive che aiutano il nostro corpo a contrastare con efficacia alcune importanti patologie. 

Il loro contenuto di fosforo, calcio, ferro e potassio, zinco e rame li rende consigliabili anche a chi segue un regime vegetariano, dal momento che questi elementi sono di solito forniti dalla carne. 

Le noci, poi, contengono la vitamina A, B1, B6, E, F, C e P, e sono  ricche  di grassi polinsaturi, i famosi Omega3, che le rendono efficaci contro il colesterolo cattivo. Per questo sono consigliate nella prevenzione  dell’aterosclerosi, per migliorare la funzionalità dell’apparato riproduttore e, secondo alcuni recenti studi americani, aiutano a prevenire alcune forme tumorali. 

Per queste loro straordinarie caratteristiche nutrizionali, le noci sono state scelte per una campagna di prevenzione e raccolta fondi della Fondazione Veronesi : tre noci a difesa del cuore. 
La campagna, che si è svolta nell' ottobre del 2013, parlava di questi frutti come un alimento essenziale nella dieta, e oltre a riassumere le sue caratteristiche nutrizionali  suggeriva anche come consumarle: semplicemente sgusciate, ovviamente, ma anche come ingrediente croccante e segreto di insalate e macedonie, oltre che come condimento per la pasta. 

Perché il bello del cibo è che può essere dosato come una medicina, ma con tanto gusto in più. E allora... let's get nuts!


La salute inizia con la V.

Sarà il prof. Veronesi ad aprire il convegno FOOD FACTS del 21 Marzo a Lugano


Il padre dell’oncologia italiana, che ha fatto della lotta contro i tumori la missione della sua vita, ha combattuto la sua  missione indossando il camice bianco del medico e del ricercatore, ma anche con la passione per un confronto costruttivo con la società civile,  e con la scelta di essere in prima persona il testimone di una vita ispirata ai principi dell’equilibrio e del benessere, a partire dall’alimentazione.


Principi che sono anche alla base di uno dei suoi numerosi libri, scritto insieme al giornalista del Corriere della Sera, Roberto Pappagallo: Verso la Scelta Vegetariana
Nel libro, il pof Veronesi racconta come la  sua decisione di rinunciare a nutrirsi con cibi di origine animale nasca in primo luogo da motivi di salute e di prevenzione, e con l'aiuto del giornalista illustra i fattori di rischio e le opportunità legate all'alimentazione, suggerendo tanti piccoli accorgimenti per utilizzare il cibo come una risorsa per la propria salute. 
Il libro si conclude con un ghiotto ricettario vegetariano, dove oltre 200 ricette dimostrano in modo concreto come questo tipo di alimentazione possa essere varia e stuzzicante, oltre che buona e salutare.  

Nel libro, poi, viene portato all'attenzione del pubblico un altro aspetto molto interessante per chi si occupa di alimentazione. Il prof. Veronesi, infatti, dice di aver scelto un' alimentazione vegetariana anche per rispetto nei confronti del pianeta. 

Produrre carne, infatti costa molto di più in termini economici e di risorse, dall'acqua al tempo alla terra, che produrre in modo efficace e organizzato alimenti vegetali in grado si offrire le stesse proprietà nutritive. ma di questo paleremo sicuramente in un prossimo post. 

Se invece, in attesa di conoscerlo al nostro convegno, volete approfondire la conoscenza con il prof. Veronesi, potete leggere gli interessanti post che pubblica periodicamente sul suo blog.



martedì 10 dicembre 2013

PIATTO RICCO


di salute! Per comporre un pasto equilibrato dal punto di vista nutrizionale non occorre certo essere dei biochimici. In questo interessante articolo del blog Fitchef, per esempio, viene riportata un’interessante infografica che aiuta a mettere insieme il pranzo e la cena… in un colpo d’occhio.  Con un po’ di buon senso (l’ingrediente principale di ogni buon regime alimentare corretto) qualche concessione al gusto personale, un pizzico di trasgressione e tanta attenzione alla stagionalità, questa infografica può essere un ottimo vademecum da portare sempre con sé.